Storia - È il centro più importante e popolato dell' Alta Valle del Tevere. Il primo insediamento si deve agli Umbri all’inizio del I millennio a.C. Nel 295 a.C. Roma con la battaglia di Sentino sottomise la città e alla fine del I secolo rese Tifernum Tiberinum municipio, abbellito con edifici pubblici e templi dal potente Plinio il Giovane, che vi possedeva vasti latifondi oltre ad una villa situata nei pressi dell' odierna località di Lama. In seguito fu completamente distrutta dai Goti di Totila, ma fu ricostruita e fortificata per volontà del vescovo Florido. Nell' VIII secolo durante il periodo longobardo fu chiamata Castrum Felicitatis, quindi Civitas Castelli (X sec.), dal quale derivò intorno al 1100, con l' istituzione del Comune, l'attuale Città di Castello. Fu libero Comune di parte Guelfa molto potente ed estese il suo dominio sui territori confinanti fino al di là dell' Appennino. Governata quindi dai Pietramala, nel 1323 passò nelle mani di Brancaleone Guelfucci, nel 1422 venne conquistata da Braccio da Montone, quindi dalla seconda metà del '400, terminata la signoria dei Fortebracci, divenne Signoria della famiglia Vitelli. Città di Castello, quindi passò sotto lo Stato della Chiesa sotto il quale rimase, fatta eccezione per il periodo della Repubblica francese, fino all’Unità d’italia.

Monumenti principali - Simbolo della città sono senz’altro il cospicuo numero di campanili che la caratterizzano. Ancora visibili sono le mura medievali, la trecentesca Porta di Sant’Andrea e l’imponente Porta Santa Maria. Da vedere le chiese quattrocentesche di Santa Maria Maggiore e di San Domenico con lo splendido chiostro. La Cattedrale, costruita in pieno Rinascimento, conserva le spoglie del vescovo Florido, patrono della città. Notevole è la Chiesa di San Francesco dove era conservato Lo sposalizio della Vergine di Raffaello, trafugato dalle truppe napoleoniche, e di cui oggi è possibile vedere nel luogo originario una copia; all’interno la cappella costruita su disegno di Giorgio Vasari conserva la tavola vasariana rafficurante l’ Incoronazione della Vergine. Infine tra le chiese si ricorda la Chiesa della Madonna delle Grazie edificata nel Trecento, ma fortemente rimaneggiata nei secoli successivi. Da vedere anche il Palazzo Comunale, opera in arenaria di Angelo da Orvieto, una tra le più insigni sedi municipali umbre e la Torre Civica, dalla cui sommità è possibile vedere uno splendido panorama. Tra gli edifici privati si segnalano: il Palazzo Vitelli alla Cannoniera, la cui facciata è decorata a graffito su disegno del Vasari, il Palazzo Bufalini con l’annesso loggiato, Palazzo Albizzini, nobile esempio di architettura rinascimentale e Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, uno degli esempi meglio conservati dell’architettura cinquecentesca. Tra i musei si segnalano: la Pinacoteca comunale che conserva opere di Luca Signorelli, Raffaello, del Pomarancio e dei Della Robbia, il Museo del Duomo con importanti opere d’arte sacra tra cui la Madonna col Bambino e san Giovannino del Pinturicchio, il Museo della Tipografia, la Collezione Burri e il Museo delle Tradizioni popolari. Nei dintorni si segnalano: la Villa e il Parco della Montesca, l’Eremo del Buoriposo, l’Abbazia di Badia Petroia, la Basilica di Canoscio e le Terme di Fontecchio.

Biblioteche e archivi - La Biblioteca comunale “Giosue Carducci” conserva anche l’archivio storico del comune relativo ai secoli XI-XX e altri fondi archivistici importanti per la disamina dei quali si rinvia al sito www.cdcnet.net